EhiÂ…fatemi parlare,
ehiÂ…fatemi inventare,
ehiÂ…ehiÂ…ehiÂ…fatemi sognare.
Cavallo bianco che non suda mai,
è questo il nome
che ho dato ad una grande
meraviglia in cui mi perdo io.
Lo so che parlo come fa un indiano
affascinato dal mistero fragile e solenne,
ma è così che parlo io.
Non fatelo annoiare,
non fatelo impaurire,
ehiÂ…ehiÂ…non fatelo svanire.
C'è un tempo per guardare in alto
e un tempo per guardare in basso,
ascoltare e non parlare
e ammirare. Ecco, io
mi sento intorno un paradiso
che mi guarda tra le foglia
di un giardino di bisbigli
antichi e sto a sentire io.
EhiÂ…sento galoppare,
e il suono rimbombare,
ehiÂ…ehiÂ…ehiÂ…fatemi sognare.