I ricordi d'un volto ormai assente
e lo sguardo del nulla
che avverto per sua stessa assenza,
confortano il mio avvenire.
La debolezza di una voce
che risuona nell'eco dei giorni passati,
verte sull'esito negativo degli anni futuri.
Ombre sulle pareti che videro il sorriso
da deformazioni espressive rapito;
esito di una maschera spezzata dal tremore.
Differenti vite unite dai sensi,
equilibri di uno spazio infinito
tra piccoli punti in un mare grigio
così facili da cancellare,
così difficili da dimenticare.
Poche ed inutili speranze
annidate nel profondo dell'animo
implorano pietà al loro destino.