Mi sento umile, mi sento umido,
non puoi lasciarmi fuori casa quando piove così tanto,
che carogna sei.
Almeno tirami l'impermeabile,
ti prego non mi cancellare dalla tua esistenza,
dammi una speranza o almeno un buon K-way.
Che cosa ho detto mai di così ignobile,
ho solo dato un nome a quelle cose che ti piace fare
ma non dici mai.
E invece scandalo, ho detto "prendilo",
guarda che non è normale fare dei disegni
per spiegare quello che mi fai.
Non userò parafrasi, né allegorie
Ti prenderò sul serio, senza bugie.
E adesso siediti su quella seggiola,
lo so che parlo come le canzoni ma così perdoni le volgarità
e adesso spogliati come sai fare tu
lo vedi che se recitiamo sembra pure a te più naturale tutto
ma com'è
E' stato facile, amarsi è facile
basta conoscere a memoria tutta quanta
l'opera completa di Mogol
Sarà ridicolo, ma è meglio ridere
che morire di imbarazzo e per non dire cazzo
dire "in quanto donna quello non ce l'ho".
Ti prego scusami, non lo ripeto più
ti parlo del mio amico che col cacciavite in mano
fa miracoli e so
che mi risponderai, bella senz'anima
"sono io la figlia del dottore amica delle tre civette,
guarda c'è un comò".
Non userò parafrasi, né allegorie
Ti prenderò sul serio, senza bugie.
na, na, na ... na, na, na, na (2v.)