Questa è una storia che
Parte da capo Nord
Quando andando con la sua slitta
Un eschimese un giorno incontrò
Un tipo targato Oslo
Che passava proprio di là,
Che ad un incrocio tira dritto
E la precedenza non gli dà.
Ah, ah terrone, terrone!
Ah, ah terrone, terrone!
Il tipo targato Oslo
Un giorno in Germania andò,
Andò laggiù per qualche imbroglio,
Di preciso non lo so.
E ad un incrocio incontra un crucco
Che passava proprio di là,
Un crucco targato Amburgo
Che la precedenza non gli dà.
Ah, ah terrone, terrone!
Ah, ah terrone, terrone!
Il crucco venne in Italia,
Sì venne in vacanza qua,
Di giorno ustionato in spiaggia
E poi di notte sbronzo nei pub.
Ed una sera un riminese
Gli fotte la moglie bionda,
Uno zanza da venti al mese
Che beve poco ma in compenso tromba.
Ah, ah terrone, terrone!
Ah, ah terrone, terrone!
Il riminese è un giramondo,
E’ stato di qua e di là,
Ha visto tutta la Terra,
E’ un turista dell’umanità.
Ma chi gira il mondo da turista
Il mondo non lo vedrà mai,
E ad un negro poi gli spara a vista
E con la Uno bianca fa altri guai.
Ah, ah terrone, terrone!
Ah, ah terrone, terrone!
Questa è una lunga storia
Destinata a non finire mai,
Una storia che gira il mondo,
Gira il mondo portando guai.
Ma se un tipo di Capo Sud
Incontra un tipo di Capo Nord,
Visto che la Terra è tonda,
Chi è terrone non lo so.
E ci sono persone ovunque
Incatenate dalla realtà,
Ma la catena più pesante
E’ quella della mentalità.
I prevenuti e i pregiudizi
Sono causa di malvagità,
Se vedi uno che giudica e non conosce,
Il terrone eccolo là.
Ah, ah terrone, terrone!
Ah, ah terrone, terrone!
Ah, ah terrone, terrone!
Ah, ah terrone, terrone!
Sarà un’ingenuità,
Sarà una mia abitudine,
Ma a dir che sei terrone
Non è la latitudine.
Sarà un’ingenuità,
Sarà una mia abitudine,
Ma a dir che sei terrone
Non è la latitudine.
Sarà un’ingenuità,
Sarà una mia abitudine,
Ma a dir che sei terrone
Non è la latitudine.
No!