Prova a fermarti a guardare il cielo sopra di noi
in questo dipinto irreale la fine non trovo mai
come un dolore nel petto un fulmine brucerà
la quercia nel mio cortile che da cent’anni sta là
prova davvero a guardare la gente che è intorno a te
quanta che non ti assomiglia quanta così simile
la porta si apre ogni volta se ti avvicini vedrai
se nasce un fiore nel fango tutto è possibile sai
piano respira piano e ritrovati
chiudi i tuoi occhi accarezzami sentimi dentro di te
piano riesco ad amarti fortissimo
il cuore batte già al massimo
perché distanza non c’è… non c’è… non c’è
prova a guardare la pioggia come precipita giù
bagna così la mia faccia rivolta al cielo lassù
mentre qui nel mio cortile un seme si nutrirà
la quercia che s’è bruciata a maggio rinascerà
piano respira piano e ritrovati
chiudi i tuoi occhi accarezzami sentimi dentro di te
piano riesco ad amarti fortissimo
il cuore batte già al massimo
perché distanza non c’è… non c’è…non c’è