“Mondo il disegno ora lontano
e campo nel diritto vago e… Gioco”
Scoglio,
nero gelido,
come la bianca ossessione
che squarcia un oceano…
Oceano,
muto livido
scatena impotenti
orizzonti di lampi e di nuvole...
Nuvole,
nere e cariche,
invocan tremanti
in estesi banchi, vendetta!
Vendetta!
(Vai dai non fermarti mai
Sai ch’ora inseguirai!)
Uomo,
cane pavido
giullare sopito
dal sordo guaito e stupido…
Stupido,
viver nel timor
della mietitrice
che sparge veloce terrore…
Terrore poi di risvegliarvi,
più bestie dei vostri animali,
più cadaveri dei vostri morti,
svuotati da ogni passione e realtà.
Vendetta!
Oh Dio, Tu lo sai!
Sangue, sudore e lacrime sento fra le mie membra
mi divoran le ossa curve di ricordi…
Chi di voi,
vuole smetter di belare leggende altrui,
e desidera affrontare il proprio destino,
senza aspettare che questo lo trovi sopito?
(Chi di voi?)
Chi?