Il vento scuote un po' le tende, è quanto basta per vedere, è fresco sotto le coperte, mai chiuse però.
Qualcuno guarda da là fuori, forse è appeso alla finestra, strozza il fiato con la luce che fatica un po'. –Cosa mi porti in quella sacca?- e il nano nero: -Ci ho i tuoi sogni in questa mano ma nell'altra… qualcosa non ho-. Ero bambino e non sapevo e mi turbava un po' il suo odore, attesi un attimo di troppo, poi lui se ne andò.
Sveglio ho passato tante notti, quante lui non è venuto ed ho fissato quelle tende, anche ferme però; un giorno ho smesso, non so come e non ricordo neanche quando ma ero vivo ed intanto crescevo.
Ero già vecchio a quindici anni, grande credo… forse mai ed ora penso che ho scordato qualcosa che so; vorrei comprare tutti i sogni e in mezzo quelli che fan male e non mi importerebbe, credo sia tardi però e torna il ricordo; Il vento scuote un po' le tende, è quanto basta per vedere, è fresco sotto le coperte, mai chiuse però.