Ha gli occhi dolci e chiari
L'amico della porta accanto
Le unghie pulite
Il sorriso educato
Dice grazie ad occhi bassi
Se gli metto i soldi in mano
Questa volta è pakistano
Fra un mese c'è il libanese
Dice sempre grazie per primo
Il mio amico della porta accanto
Quando mi viene a trovare
Resta un po' a parlare
Delle terre d'oltremare
Dei papaveri nel grano
Oggi mi ha portato un regalo
Ma mi ha detto di andarci piano
Mi ha chiamato una donna
Che dice di essere stata mia
Ma tempo e amore
Sono terre troppo lontane
Singhiozzava cose strane
Della morte che mi porto dietro
In quella fiala di vetro
Io guardavo una candela
Che si consumava piano
E mi è caduto il telefono di mano
Non è più gentile
Il mio amico della porta accanto
Adesso sono io che lo vado a cercare
Ho lo stomaco che brucia
E corro a ritrovare
Il mio angolo d'inferno
Che è sempre ad aspettare
Anche oggi quella donna
È venuta a vedermi morire
Ma io le posso offrire
Una candela che brucia
Le posso parlare
Delle terre d'oltremare
Dei papaveri sul grano
Ma non le tenderò la mano