X quanto ci provo ritorna,
In forma diversa ma ingombra,
Ogni centimetro di celebro inonda.
X quanto provo a non pensarci,
Passarci sopra come gli altri,
Dico: imparerò dai più grandi!
E poi problemi doppi, rimbocchi maniche e lotti,
Occhi che luccicano avvolti dai fumi farlocchi.
Traguardi che fissi e se passi rilassi,
Nervi rimasti sotto incastri dei disastri che causasti.
Luce spenta, candele accese ed ogni goccia segna,
Che passa il tempo e non mi sembro sveglia.
Fogli sparsi, tra scarabocchi, testi e nastri,
Cerco la mano perché la mia testa possa appoggiarsi.
Ogni sospiro profondo è un problema che affronto,
Appanno vetri sopra i quali disegno il mio mondo.
Minuti intimi,
In sporadici pensieri complici,
Accuso dei sintomi di postumi catastofi,
Follow me,
Muscoli deboli,
Più sigarette poco spente in posaceneri,
Svuotali!
Ed è un continuo risveglio,
Che precede la mia notte,
E questa notte non si dorme,
Il mondo mi appare deforme.
Scrivo parole senza senso,
E se penso,
Che fuori casa ho un mondo immenso al quale far riferimento,
Mi pento!
E quante volte mi addormento,
Sperando di avere risposta pronta al mio risveglio,
Sto impazzendo.
Che poi mi perdo in passati che spolvero,
Tornano,
È un nodo alla gola + stretto, non puoi scioglierlo!
Puoi ricordarla, ma questa merda è una cartella,
Per quanto calca la mia penna il tempo non cancella!
Perchè fa male, fa male, ma sono attimi,
Comunque vadano le cose puoi sorriderci,
Se non uccide ti rinforza, il male si ricorda,
Ed ogni lacrima è una svolta!
A volte e’ una lancetta ferma che impazzisce,
Dice,
Che stai da schifo ma tutto il resto ti sorride.
Note che non riesci a scrivere,
Spartiti da rifare
Pause da decidere
Chiavi di violino per entrare.
Sai
A volte il mio cervello mi sta stretto,
Voglio il perfetto
Di ogni concetto
Che ho espresso.
A volte parto per dei viaggi assurdi
Circuiti furbi
Mi perdo,
Non riesco a ricondurmi.
A volte il cuore gira a mille
E batte tra le sillabe
Di
Notti che non riesco a vivere.
A volte mi sento l’opposto
E’un posto che gia’conosco
Le loro paiette stonano il mio jeans rotto.
Sono un’artista,
Ho il cuore da artista,
Troppa gente che mi ferma e dice “ti ho già vista?”
Sono poco fisionomista,
Si sa,masochista,
Sto bene oggi solo in fissa.
Qualcuno mi ha strappato il cuore,
Resto qui a sanguinare,
Fa un male cane ma continuo a respirare.
Vorrei sapere come passano i tuoi giorni,
Se lo fai sempre o sogni solo se dormi.
Ne vale, giuro ne vale la pena di vivere,
Ma a volte perdo il mio controllo ed è impossibile.
Figlia di un cielo che a volte di me ha vergogna,
Ed ogni lacrima versata ha creato una donna.
Perchè fa male, fa male, ma sono attimi,
Comunque vadano le cose puoi sorriderci,
Se non uccide ti rinforza, il male si ricorda,
Ed ogni lacrima è una svolta!
Stanotte mi hanno uccisa,
E comunque soffi il vento si continua,
E sento che son viva, perchè fa più male di prima.
Mi aggrappo all’unica speranza, scrivere,
Che più ci penso e più mi sento il fegato incidere.
A volte giorni brutti mi hanno spinto in fondo,
Ho odiato il mondo e l’ipocrisia del suo contorno.
A volte di giorni belli non ricordo il sottofondo,
Ed ora so che per goderli devi starci sotto.
A volte giuro vorrei uccidere,
E stento a credere
Le gioie fanno ridere
Le lacrime san crescere.
E poi ti guardi intorno,
E vedi gente sorridente sempre
Costantemente ogni santo giorno.
Bhe vi invidio,
Io a volte non vivo,
Ogni giorno e’un santo bivio,
Che decido mentre scrivo dal mio nido e grido.
Più dici cose stupide,
Più gente ti rispetta,
Più parli con la testa
Più gente va di fretta.
Perchè fa male, fa male, ma sono attimi,
Comunque vadano le cose puoi sorriderci,
Se non uccide ti rinforza, il male si ricorda,
Ed ogni lacrima è una svolta!