Eccolo il duemila, e tutto ancora da fare,
quanti bambini, appena nati,
cosa faranno, quale futuro avranno,
sentirsi persi, fra tanta gente al mondo,
niente in cui credere, niente in cui sperare.
Poi, qualcosa da lontano,
ma poi di nuovo io mi perdo.
E amo questa vita, che mi piega,
e non la riesco a odiare,
anche se fà male.
Tutto questo vuoto, intorno e dentro di me,
quanto progresso, quanto benessere,
eppure sembra che nessuno sia felice,
quanta stanchezza, in fondo agli occhi,
per questi corpi stanchi di tutto.
Poi, qualcosa da lontano,
ma poi di nuovo io mi perdo.
E amo questa vita, che mi spezza,
e non la riesco a odiare,
nemmeno un pò.
Dove gli occhi curvano, inghiottiti dall'azzurro,
mi perdo, nel sereno di una certezza.