"dove c'è molto sapere c'è molto da temere, un'infinita...** tristezza...
Se si aumenta la scienza, si aumenta il dolore".
Un tempo mi ritrovai con me stesso sotto il peso di una stolta allegria...
Tutto quanto hanno chiesto i miei occhi non l'ho negato, non rifiutai al mio cuore nessun piacere, ammassai argenti e ori, tesori di re e di tutta l'umanità...
Mi sono procurato cantori per abitare il silenzio della notte...ho fatto ciò che era già stato fatto!
Capii che il sapere era superiore alla stoltezza quanto la luce alle tenebre:
Capii che il sapiente ha gli occhi in testa e lo stolto nelle tenebre. Capii...
che la stessa sorte tocca ad entrambi. Capii...che la memoria scompare per sempre ad entrambi...
"Tutto è ben presto dimenticato".
Presi in odio la vita per il male di ogni azione sotto il sole...per la fatica di ogni azione sotto il sole...per tutti quei giorni dove il lavoro è dolore e tristezza...
Come possiamo riconoscerci in questo perderci senza coscienza e senza dignità?
Nascondiamo la verità...vogliamo solo la potenza di distruggere, falsiamo il mondo e portiamo tra noi la peste e così siamo schiavi della malattia e dei nostri atti.
Vanità delle vanità: tutto è immensa vanità! Tutto ha il suo momento, esiste un tempo per ogni cosa sotto il cielo...