La pioggia dÂ’autunno cadeva sul tempo,
come un bagliore riflesso dagli occhi.
Muta la piazza, la gente sostava,
un grave silenzio scandiva lÂ’attesa.
Le grandi speranze strisciavano basse
come urla inesplose nel gracile petto.
Madre ricordi quei lampi nel cielo,
i rifugi la notte, le storie dÂ’amore,
le corse impazzite nei viali deserti,
le foto ingiallite in cornici dÂ’avorio.
La vita corre più forte dei sogni,
lÂ’essenza del tempo è un pugno di grano.
Riponi in armadio le piccole vesti,
e ore ricolme di gesti dÂ’amore.
Oltre lo specchio rivedi la piazza,
la gente in attesa, gli sguardi, la storia.