Erano istanti innumerevoli ricordi
Solo secondi che passavano distorti
Mentre osservavo fitte nebbie di provincia
Se ti ho pensato io, io non volevo io
Così rimane lunga e stesa questa strada
Ci sono mille scene fisse qui nell'etere
Ritagli di una storia ancora in piena corsa
Che non risparmia non mi risparmia
E tutto quanto la dove l'ho lasciato
E forse Parma che non mi vuole mai invecchiato
E il tepore della sera ora dipinta
Sul mio lunotto distesa e vinta
Sono caduto dal sogno che ho creato
Mi sono alzato dall'asfalto umido e bagnato
E tu lì in piedi che guardi ridi, che cazzo ridi, di cosa vivi
Basta quell'attimo a far crescere le mie paure
Sono incertezze che oggi navigano buone e dure
Qui c'è uno schermo, proietta il nostro amore
Tutto sfocato, manca colore
È una irregolarità di immagine
Può così sembrare perso un bacio che pende dal silenzio
sale la nebbia di provincia
un fermo immagine, un fermo immagine
Sono caduto dal sogno che ho creato
Mi sono alzato dall'asfalto umido e bagnato
E tu lì in piedi che guardi ridi, che cazzo ridi, di cosa vivi
Basta quell'attimo a far crescere le mie paure
Sono incertezze che oggi navigano buone e dure
Qui c'è uno schermo, proietta il nostro amore
Tutto sfocato, manca colore
È una irregolarità di immagine
È una irregolarità di immagine che sfiora tutto e tocca il limite