[Strofa 1]
Mi affretto nei passi del buio
Stasera ho chiuso, ho chiuso davvero
Perdona il mio desiderio
Ho bevuto un po’ troppo, sarò sincero
Ho perso il notturno e tossisco
Giuro domani la smetto
Come una scritta sbiadisco
Dietro al pensiero di stare nel letto
Non ce la posso fare a camminare bene
A stare sui miei passi senza poi cadere
Io indifferente ad ogni situazione
Un po' come Moravia o come le persone
Non c’è niente da fare
Se non aspettare
Da passivo spettatore
La condizione è una "Finestra sul cortile"
Cammino su un vetro sottile
Ed ho paura di tossire
Non ho modo di cominciare
Ma so già come andrà a finire
[RITORNELLO]:
Sono ancora sveglio
Ma non so perché
Sai mi sono perso
Dentro internet
[Strofa 2]:
Cammino sul ponte della stazione
Per terra carte stagnole
Luci notturne riflesse
Sulla vetrina del ventiquattrore
Il timore di esser normali
E non avere seri problemi
Risultare per forza speciali
A costo di non esser sinceri
Ma mi perdo tra pensieri, mentre il senso vaga
No, non mi ricordo come son tornato a casa
Mi guardo allo specchio come in "Toro Scatenato"
Mi chiedo cosa sia successo, e come tutto è andato
Ora è notte fonda
E sto sdraiato sul divano
Disperso tra giga e tera
Con il cellulare in mano
Ora è notte fonda
E sto sdraiato sul divano
Disperso tra giga e tera...
[RITORNELLO]:
E sono ancora sveglio
Ma non so perché
Sai mi sono perso
Dentro internet