[Strofa 1]:
Sai come si dice? Il treno è preso
Non l’ho cambiato, non sono sceso
Il treno è stato sospeso, sospeso, sospeso
E la strada di casa si intasa
È alle spalle, tramontata, passata
La realtà poi è stata cambiata
L’incertezza del sé è spaventata
C’è chi ha le valige e chi viaggia senza
Chi corre per la coincidenza
Chi la sigaretta o la partenza
Chi attraversa con indifferenza
È questione di persone in attesa alla stazione
Orari sul cartellone messi ad interpretazione
Ma ad un certo punto l’occasione passa
Allontanarsi dalla linea gialla
[RITORNELLO]:
Guardo treni che non passano mai
Fermi i treni che non partono mai
Sono incantato, e vabbè, capirai
Dagli errori non imperai mai
[Strofa 2]:
Pensavo dondolato dal vagone
A una vecchia canzone
Chissà verso quale direzione, direzione, direzione
Dal finestrino tutto è in movimento
In realtà l’altro treno sta partendo
E mi vedo riflesso a stento
È in ritardo quindi non arrivo in tempo
E lo so l’ho perso il momento
Il binario raggiunto lento
Dal treno deraglia il tempo
E vabbè fa lo stesso
Viviamo soltanto di istanti
Siamo alberi mossi, brevi racconti
Si sceglie per sé stessi e quindi anche per gli altri e quindi per i tanti è questione di rapporti
[RITORNELLO]:
Guardo treni che non passano mai
Fermi i treni che non partono mai
Sono incantato, e vabbè, capirai
Dagli errori non imperai mai