Le catene da cui scappo sono veloci e sottili
Appagate dalla mia stessa fuga
Relazioni come predatori nascoste nell'ombra ridendo m'attendono
Catapultati tra i bagliori di una barcollante civiltà
Come mille insetti affollati ad un lampione
Persi ad inseguire l'ingannevole miraggio di un amichevole sorriso
Ogni volta che vi vedo mi sforzo di aprire gli occhi sperando in un brutto sogno
Ma non c'è niente da fare
Purtroppo esistete davvero