Al Bar della stazione per un po’tutti la guardammo quella donna che aspettava
Messa come un manichino in vetrina,
una valigia rossa
l'accorciava da una parte dall 'altra si aggrappava
ad una bambola di cartone.
Si girava intorno
cercando uno per larsi spiegare,
da come la guardavo
SI era accorta che mi piaceva, allora mi lasciò
un sorriso credendo che l'avrei potuta aiutare
pensai di tutto e per parlarle
mi era venuta l'idea di un fiore.
E non mi resi bene conto
neanche dove stavamo andando
solo dopo un po' mi accorsi che la trovavo bella
e quando per la via del mercato
un venditore le gridò ch'era bella
pensai sconfitto che io per primo
glielo avrei voluto dire.
Un attimo più in là colto ancora di sorpresa
da un gesto imprecisato che lei aveva condiviso,
mi capitò di averla accanto e spiegandaoci con gli occhi,
andammo ancora un poco in là
poi dolcemente scivolammo.
E man mano si sgualciva quel suo lungo vestito indiano,
man mano come in certi film lentamente c'inseguivamo.
L'avevo a un passo più di una volta
lei mi scappava via dalle mani,
poi la raggiunsi, finalmente più di una volta scivolammo a terra...
..e di continuo le cercavo
carezze dalle labbra con lenti movimenti
del mio capo contro il suo.