Lascio prendere quel che c'era qui ancora di tuo
c'è un signore che si presenta qui in nome tuo
né sa di nomi.
È con calma che sta insegnandomi cosa sei
confusioni che mai risolte qui porti a lui
mi dà un consiglio, se ne va.
Pace sia se fossi intelligente
pace sia per l'anima e la mente
libertà sei da recuperare
tempo fa l'avrei saputo fare.
Dalla mia la dignità violata
facile considerarti odiata
facile se fossi come ero
libero su libero sentiero.
Ma sui vetri rivolti a un dolce sole c'è
l'indistinta e sconfitta ombra di me e di te
m'interroga....
Al mio viso due mani un'anima noi qui io
trascinandomi oppure in corsa fui sempre io
che ne resta non lo so.
Rifiutai per darti il mio presente
ciò di me che forse era importante
e ascoltai per farti ritrovare
ciò di te che si lasciava andare.
Restano due strade da seguire
inutili memorie custodire
ho di te che niente mi hai lasciato
fare si che niente sia esistito.
Possa estinguersi l'inquietante impressione che
lascio prendere insieme al resto anche il senso a me
di esistere.
Un uomo e non di più, ieri e sempre più sono io
tu lo voglia o no, tu ci creda o no io vivrò
tu esista o no.