Se non fossi io, questo io di adesso,
io con la mia faccia,
me lo chiedo spesso sai cosa sarei,
il meccanico che ha l'anima
molto più pulita delle mani
o il furbo che non se le sporca mai.
Se io fossi il Gino che lavora al bar,
io con la mia faccia,
dietro al banco e allo scontrino chi sarei,
un cretino tutto sport e sesso
o l'amico grosso e intelligente
che sa tutto delle donne e della gente.
Io e te, guarda questa faccia mia,
quel che abbiamo ormai nessuno ce lo può portare via.
Io per te, col sudore sul mio viso,
saprei far l'impalcatura per portarti in paradiso.
Se io fossi il mago delle serrature,
quanti tuoi silenzi riuscirei ad aprire
e se tu da altre braccia fossi estate presa,
sarei io con la mia faccia a riportarti a casa.
Se io fossi un prete, ma di quelli giusti,
io con la mia faccia,
di quale Dio in chiesa parlerei
alla gente che i miracoli
se li fa da sola tutti i giorni
aspettando Gesù Cristo che ritorni.
Io e te con la faccia tua e mia,
quel che siamo ormai nessuno ce lo può portare via.
Io per te senza prendere aeroplani,
anche se non ho le ali, volo con le mani.
Se io fossi un inventore mai capito,
a quante macchine il tuo nome avrei già dato
e se tu da altre braccia fossi stata presa
sarei io con la mia faccia a riportarti a casa,
a riportarti a casa,
a riportarti a casa,
a riportarti a casa.